Amalfi, antica Repubblica Marinara, città simbolo e cuore pulsante dell’intera Costiera Amalfitana è anche culla di storia, leggende e antichissime scoperte. Una delle più antiche al mondo: l’invenzione della carta!
La scoperta della carta, universalmente attribuita all’antica civiltà cinese e risalente al 105 dopo Cristo, ha fatto letteralmente il giro del mondo da Oriente ad Occidente. Un’arte che dal Giappone all’Arabia ha raggiunto il Mediterraneo nei territori della Repubbliche Marinare: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia che intrattenevano grandi rapporti commerciali con l’Oriente nel XII e XIII secolo.
Dalle notizie storiche, Amalfi, la più antica delle Repubbliche, già nel IX secolo aveva le proprie ‘botteghe’ di produzione della carta nelle città di Palermo, Messina e Siracusa fino al sorgere di vere e proprie cartiere lungo tutta la Valle dei Mulini dove scorreva e scorre ancora oggi il fiume Canneto. Il fiume, dai monti Lattari, diramandosi in una lunga serie di canali diventava la forza motrice dei macchinari che producevano la più pregiata carta amalfitana e meglio conosciuta all’epoca come ‘carta bambagina’ – dal nome del cotone usato per la sua produzione ‘bambagia’ – diventando una delle carte più ricercate per atti notarili e trascrizioni reali.
L’arte della produzione della carta venne tramandata di generazione in generazione fino all’alluvione del 1954 che distrusse tutte le cartiere della Valle. Unicamente tre cartiere riuscirono a sopravvivere all’alluvione, tra queste la cartiera della famiglia Milano che oggi è luogo dell’antico Museo della Carta di Amalfi.
La carta amalfitana è ancora oggi una delle carte più pregiate e ricercate al mondo. Scoprire la sua storia, i processi di produzione e guardare i macchinari ancora funzionanti proprio come una volta è un’esperienza da non perdere.
Un vero viaggio nel tempo #perlacosta